UNILAVORO PMI: “UN’ULTERIORE UMILIAZIONE PER GLI AUTONOMI”
Pare che sia settembre il mese in cui anche le partite Iva potranno accedere al bonus 200 euro, il contributo una tantum stanziato dal governo Draghi per contrastare il caro bollette e l’incremento del costo della vita. Per loro però la procedura potrebbe rivelarsi come al solito una corsa ad ostacoli: sembra infatti che verrà istituito un “click day” vale a dire una giornata in cui dovranno presentare richiesta per il contributo sui portali online di Inps e Casse private, con un’assegnazione delle risorse sulla base di un ordine cronologico.
“Riteniamo questa un’inaccettabile umiliazione – esordisce il Segretario Nazionale di Unilavoro PMI Vito Frijia – per coloro che rappresentano quella che è stata la categoria più colpita dagli aumenti: è una mortificazione da parte dello Stato, non una tutela.
La logica del ‘chi prima arriva meglio alloggia’ è estremamente discriminatoria soprattutto per le imprese e soprattutto se si considera che questa misura è stata garantita a tutti in maniera del tutto automatica.
Imbarazzante inoltre che gli autonomi pare debbano presentare un’autocertificazione contenente i dati del fatturato del 2021, come se questi non fossero già in possesso dell’Agenzia delle Entrate. È un ulteriore onere burocratico che serve solo per vedersi assegnato un contributo minimo e decisamente inconsistente, una misura “tampone” che ha pesato enormemente sulle casse statali e peraltro senza rivelarsi risolutiva. Qualora dovesse essere confermato ci ritroveremo di fronte all’ennesima inaccettabile lotteria”.
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