Dietrofront sul limite all’utilizzo del contante. Lo prevede uno degli emendamenti al dl Milleproroghe votato in commissione bilancio alla Camera da Fdi, Lega e Forza Italia con il parere contrario delle altre forze di governo. Il risultato è che il tetto per i pagamenti in contante (sceso a 1000 euro dal 1° gennaio 2022) potrebbe, con l’approvazione del Senato, tornare a 2000 euro per un altro anno, e dunque fino al 1° gennaio 2023.
“Siamo soddisfatti – afferma Antonino Inguaggiato, Presidente Nazionale di Unilavoro PMI – del nuovo provvedimento che rialza la soglia della spesa in contanti. In questo momento, in cui la ripresa dei consumi è più lenta delle aspettative, bisogna evitare ulteriori restrizioni alla spesa delle famiglie e di quei pochi turisti che stanno tornando nel nostro Paese. Ricordiamo che purtroppo il nuovo trend dei consumatori, causa un clima di forte instabilità, è accumulare risparmi. Dobbiamo invertire la rotta il prima possibile”.
“A questo proposito – prosegue Inguaggiato – non possiamo non fare una considerazione anche in merito ai pagamenti con Pos. Da dicembre scorso tutti i commercianti devono accettare i pagamenti con moneta elettronica per qualsiasi importo, anche minimo. Ma per fare questo è fondamentale costringere banche e circuiti internazionali ad azzerare le commissioni, almeno sotto i 30 euro”.
“Ci auguriamo – conclude il Presidente Nazionale – che l’approvazione del nuovo emendamento sia solo il primo di una serie di step volti a favorire la ripartenza della circolazione dell’economia”.