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Riforma del lavoro sportivo: le ultime novità presentate dal Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro ha reso note le linee guida della riforma del lavoro nel settore sportivo, inizialmente proposta dal Governo Draghi nel 2021 e attuata durante il mandato del Governo Meloni dall’1 luglio dell’anno successivo, in risposta agli impatti della pandemia da Covid-19 sulle aziende e i lavoratori dello sport.

La riforma si concentra sul miglioramento delle condizioni dei professionisti del settore, soprattutto quelli che operano con società dilettantistiche, fornendo loro una serie di protezioni precedentemente assenti e rivedendo il loro rapporto con le organizzazioni sportive. Avviata già durante il precedente governo di Mario Draghi, l’evoluzione del lavoro nello sport ha risentito dell’urgenza di una regolamentazione più chiara, soprattutto nel contesto dilettantistico, a causa degli effetti della pandemia.

Le modifiche principali riguardano l’identificazione separata del lavoratore sportivo, normative specifiche per il lavoro dipendente nel settore, una distinzione più chiara tra professionisti e dilettanti, nuove disposizioni per i contributi pensionistici e gli infortuni sul lavoro, nonché un regime fiscale agevolato. Queste innovazioni impattano principalmente sul rapporto tra il lavoratore sportivo e le organizzazioni sportive, con la possibilità di essere classificati come dipendenti o autonomi, e consentono alle società dilettantistiche di stipulare contratti specifici. Per gli infortuni sul lavoro, l’INAIL coprirà solo i dipendenti, mentre i collaboratori autonomi rimarranno soggetti alle normative generali in materia di assicurazione.

Le società sportive dilettantistiche beneficeranno di agevolazioni fiscali, estendendo il beneficio anche a chi collabora con le federazioni sportive riconosciute. La riforma include una definizione precisa di chi non è considerato lavoratore sportivo, come i volontari e coloro iscritti a ordini professionali esterni, al fine di evitare ambiguità emerse durante la pandemia.

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