Unilavoro PMI – Verona

OCCUPAZIONE, MADRI ITALIANE ULTIME IN EUROPA

OCCUPAZIONE, MADRI ITALIANE ULTIME IN EUROPA

UNILAVORO PMI: “SERVONO MISURE CHE LE TUTELINO”

“𝐿’8 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑒𝑣𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑢𝑛’𝑜𝑐𝑐𝑎𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑛𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑒𝑑 𝑒𝑠𝑝𝑟𝑖𝑚𝑒𝑟𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑢𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑚𝑎𝑚𝑚𝑒 𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑣𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑖𝑛 𝑢𝑛’𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑟𝑒𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑢𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑒𝑙𝑖 𝑙’𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒”.

Catia Pulice, Vicepresidente di Unilavoro PMI Modena, interviene sul tema della maternità nel nostro Paese che continua purtroppo ad incastrarsi con difficoltà a quello dell’occupazione. Secondo Eurostat nel 2020 le madri italiane hanno infatti avuto il primato della disoccupazione in Europa (57,3%).

“E non solo – riprende Pulice – visto che nello stesso anno l’Ispettorato del Lavoro evidenziò che in una regione come la nostra, l’Emilia Romagna, su 4174 casi di dimissioni da lavoro quasi 3.000 fossero donne, il 71% delle quali madri. Un dato che equivale al 3% in più rispetto al 2019. Questi dati ci ricordano ancora una volta che nel nostro Paese figli e lavoro continuano a essere inconciliabili. Il fenomeno, che merita scrupolosa attenzione, è strettamente connesso al ruolo che la donna ha sempre ricoperto, nonostante il notevole cambiamento culturale che si è concretizzato nel tempo. Ad acuire ulteriormente la situazione ci ha pensato la pandemia perché i dati del Bilancio di genere 2021 pubblicati dal Ministero dell’Economia parlano di un’occupazione femminile scesa al 49% nel 2020. Particolarmente critico è il dato relativo alle donne giovani, criticità acuita tra l’altro dalla tendenza che molti imprenditori hanno nel preferire donne over “anta” a donne di età più piccola”.

Uno dei maggiori disincentivi per l’assunzione femminile è costituito dal costo della maternità: per una piccola e media impresa poco strutturata questo rappresenta una spesa gravosa e quindi, laddove possibile, da evitare.

“Ritengo a questo proposito – conclude la Vicepresidente di Unilavoro PMI Modena – sia necessaria una riforma organica che incida in maniera significativa su questo modus operandi. Come Associazione Nazionale, alcuni mesi fa, abbiamo presentato all’XI Commissione Lavoro del Senato una serie di proposte che vanno dal costo della maternità a carico dello Stato al 100% alle agevolazioni per le filiere che presentano nel proprio organico un numero significativo di lavoratrici fino alla stipulazione di uno sgravio fiscale che incentivi l’assunzione di personale che sostituisca le lavoratrici in maternità”.  

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